Mafia e corruzione sono due mali tipici
della società italiana. Spesso - ma non sempre - coincidono; può dirsi che dove
c’è la mafia è oggettivamente più forte e penetrante la corruzione. Il mafioso
ha un argomento in più che può spendere nei confronti del funzionario infedele:
oltre il denaro ha dalla sua la capacità dell’intimidazione. Non sempre però la
presenza della corruzione significa presenza di mafie. In alcuni contesti essa
è il frutto di lobby di potere politico/affaristico che non necessariamente
hanno legami con le mafie. I fatti emersi a Milano con l’Expo e a Venezia con
il Mose dimostrano che importanti eventi corruttivi possono accadere anche senza
mafie. Di sicuro sconfiggendo (o rendendo meno forti) le mafie si diminuirà una
certa corruzione, ma non necessariamente la si eliminerà.

(realizzato con il contributo editoriale di: - ANAC, Associazione Nazionale Anticorruzione, Repubblica-Limes, rivista specializzata, Connecting Managers, web community)
Di corruzione, e di mala-politica si parlerà Giovedi 24 Luglio a partire dalle ore 18.00 a Marano di Napoli, presso la Sala
Cavallo della Casa Comunale al
Corso Umberto I nel corso di un incontro dibattito aperto al pubblico
organizzato dall’a.p.s. Omnibus per
la presentazione del Volume “Il cancro della corruzione” del Tenente Colonnello
Claudio Mazzarese Fardella Mungivera
(ediz. Rogiosi) a cui parteciperanno il Sindaco di Marano, Angelo Liccardo, il presidente della Commissione Cultura della
cittadina, Vincenzo Marra e il
presidente dell’associazione Mariarosaria
Lumiero. Modererà l’altro socio e giornalista dell’associazione, Paolo Russo, esperto di Comunicazione
pubblica, sociale e politica.
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